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23 Mag 2024

Seo semantica: quanto contano ancora le keyword per il posizionamento organico?

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Seo semantica: quanto contano ancora le keyword per il posizionamento organico?

Individua le parole chiave più importanti per la tua attività, inseriscile il più possibile nei contenuti delle tue pagine web e attendi che Google (e gli altri motori di ricerca) posizionino il tuo sito ai primi posti delle pagine dei risultati di ricerca. Se questo era – più o meno – vero per la SEO di una decina d’anni fa, oggi il panorama del posizionamento organico è totalmente rivoluzionato. Di SEO semantica si parla da anni ed è stato chiaro fin da subito, almeno dall’introduzione del nuovo algoritmo di Google basato sul search intent (Hummingbird e RankBrain) tra il 2013 e il 2015, che ci si stava muovendo in questa direzione. In questo articolo vogliamo raccontarti cosa significa adottare un approccio semantico in ambito SEO e perché è così importante per migliorare il posizionamento del tuo sito su Google e intercettare – davvero! – utenti interessati al tuo business.

Cosa si intende per SEO semantica

Prima di tutto, cerchiamo di chiarire il concetto di semantica e vediamo poi come può essere applicato alla SEO. La semantica è il ramo della linguistica che si occupa dello studio del significato delle parole, delle frasi e dei testi nel linguaggio. Questo include l’analisi di come i significati si costruiscono, si interpretano, si modificano in base al contesto e si relazionano tra loro all’interno delle lingue. La semantica esplora non solo il significato letterale delle parole, ma anche le sfumature, le implicazioni e i valori connotativi che emergono dall’uso del linguaggio nei diversi contesti della vita. Attraverso la semantica, si cerca di comprendere come il linguaggio umano veicoli informazioni, idee, emozioni e intenzioni. È evidente, quindi, quanto sia importante conoscerla e applicarla anche nelle tecniche di marketing e comunicazione digitale. 

Nell’ambito della SEO, la semantica aiuta i motori di ricerca a comprendere non solo le parole chiave ma anche il contesto e l’intenzione dietro una ricerca degli utenti. Questo significa che, anziché focalizzarsi esclusivamente su termini di ricerca specifici, la SEO semantica considera un ampio spettro di fattori come i sinonimi, le variazioni, l’ordine delle parole e la loro relazione all’interno di frasi e paragrafi. L’obiettivo è comprendere cosa sta effettivamente cercando l’utente e fornire risultati che rispondano a quella specifica necessità o domanda.La SEO semantica si distingue per l’attenzione al contesto e al significato dietro le parole chiave. Per dirlo in parole semplici: adottando tecniche di semantic seo, non ci concentriamo più solo su singole keyword quando elaboriamo il contenuto di una pagina web, ma ci spostiamo sul concetto più ampio di argomento.  In questi modo, ci assicuriamo contenuti che rispondono pienamente all’intento di ricerca dell’utente e che, al contempo, offrono anche spunti di approfondimento basati sulle ricerche latenti. La SEO semantica prevede eventuali domande e necessità degli utenti e tenta di rispondere in un unico contenuto, che sia completo, profondo e ragionato.

Come applicare la SEO semantica al tuo sito per migliorare ranking e traffico organico

L’applicazione della semantica alla SEO si traduce in una serie di pratiche concrete che devono essere messe in pratica sia a livello strategico che operativo. 

Attenzione al contesto

Una parola può avere significati molto diversi in base al contesto in cui è inserita. Prova a pensare, ad esempio, al termine “calcio” e a come può essere utilizzato per identificare uno sport, un elemento chimico, un’azione specifica e così via. Per termini così generici Google restituisce risultati che possono interessare la maggioranza degli utenti che li utilizzano per le loro ricerche. Ad esempio, il termine “calcio” in Italia genera una SERP (pagina dei risultati di ricerca) con risultati delle ultime partite, siti e news di settore e domande generiche relative al gioco del calcio.

Notiamo, tuttavia, come l’ultima domanda del box “Le persone hanno chiesto anche” sia relativa ai benefici del calcio come minerale utile alla salute. Google è consapevole, quindi, che potrebbe esserci un intento di ricerca diverso da quello di massa e propone, seppur in modo meno visibile, risultati per soddisfare anche questo tipo di ricerche. 

Se proviamo ad aggiungere anche solo una seconda parola (salute) oltre a “calcio” notiamo come la SERP cambia totalmente:

Da questo esempio puoi facilmente intuire quanto sia importante analizzare nel dettaglio il contesto in cui vuoi posizionare il tuo sito e come sia indispensabile creare contenuti in linea con quanto vuoi veicolare. 

Il termine “calcio” ha correlazioni semantiche molto diverse in base all’argomento che vogliamo approfondire e al contesto in cui vogliamo inserirci. 

Dalla keyword research alla topic research

La topic research (ricerca per argomento) rappresenta l’evoluzione naturale della keyword research (ricerca per parole chiave). 

Mentre la keyword research si concentra sull’identificazione di termini esatti  e frasi specifiche che gli utenti utilizzano per cercare informazioni online, la topic research va oltre, esplorando gli argomenti in modo più ampio, concentrandosi sulle domande chiave che si nascondono dietro ad una singola ricerca. Questo approccio permette di costruire una strategia di contenuto più ricca e profonda, che non mira solamente a posizionare il tuo sito per determinate parole chiave ma anche a soddisfare le diverse esigenze dell’utente, portandolo ad azioni concrete e misurabili. Attraverso l’analisi di argomenti correlati, domande frequenti e tendenze del settore, la topic research fornisce una visione olistica degli interessi e delle preoccupazioni del pubblico target, consentendo di creare contenuti approfonditi, interessanti e collegati semanticamente e logicamente tra di loro. In questo modo miglioriamo la contestualizzazione del sito in uno specifico settore di riferimento, agli occhi dei motori di ricerca. Al contempo,  offriamo una migliore esperienza all’utente, garantendo risposte e soluzioni e accompagnandolo nelle varie fasi del suo percorso di acquisto/informazione. 

L’importanza del Search intent

Analizzare l’intento di ricerca degli utenti significa comprendere le motivazioni che spingono le persone a cercare informazioni online. Che si tratti di ottenere una risposta rapida, di approfondire una tematica o di compiere un’azione specifica, ogni intento di ricerca porta con sé specifiche aspettative sul tipo di contenuto che l’utente spera di trovare su un sito web. 

Tornando all’esempio del calcio, a fronte di una ricerca come “calcio salute” Google propone la definizione di calcio in ambito medico e la sua importanza per la salute della persona, in generale. Se la ricerca si espande leggermente a “calcio salute donna” la SERP restituisce invece risultati specifici perché l’intento di ricerca è diverso. Avere ben presente questi elementi consente di prevedere il giusto numero di contenuti e di organizzarli in modo corretto per ottenere un posizionamento organico in target con i nostri obiettivi. 

HTML semantico e dati strutturati

Attenzione, però, la SEO non è solo contenuto. Una buona strategia di posizionamento si deve sempre interfacciare con il codice di un sito e diversi – tanti! – elementi tecnici. 

In questo articolo non vogliamo entrare troppo nel dettaglio ma sappi che non è possibile parlare di SEO semantica senza parlare di HTML e di dati strutturati. 

Il codice di una pagina è la struttura portante su cui si costruisce il contenuto. L’HTML semantico è l’evoluzione dell’HTML classico: utilizzando tag specifici per intestazioni, paragrafi, articoli, sezioni, e altro ancora, l’HTML semantico descrive la funzione e il ruolo di ogni parte del contenuto nella pagina. 

Questa chiarezza non solo aiuta i motori di ricerca a indicizzare il contenuto in modo più efficace, ma facilita anche la navigazione agli utenti che si affidano a tecnologie assistive. Ad esempio, i lettori di schermo possono utilizzare i tag semantici per fornire scorciatoie e contesti, permettendo agli utenti con disabilità visive di navigare rapidamente una pagina o capirne la struttura con meno sforzo.

Incorporare l’HTML semantico nel design e nello sviluppo web significa adottare un approccio più intenzionale e consapevole nella creazione di pagine web. Si tratta di un investimento nella qualità e nell’accessibilità che va ben oltre la SEO e può davvero fare la differenza anche nel veicolare i valori della tua azienda

Lo Schema Markup, invece, si riferisce all’implementazione di specifiche entità (dati strutturati) nel codice di una pagina web. Si basa sull’utilizzo di un vocabolario condiviso, in grado di delineare con precisione il significato e il contesto delle informazioni contenute in una pagina, facilitando il lavoro dei motori di ricerca nell’interpretare e visualizzare i contenuti in maniera ottimale.
Nelle nostre Officine utilizziamo un approccio semantico alla SEO da diversi anni e siamo in grado di guidarti passo passo nell’ottimizzazione del tuo sito in quest’ottica. Contattaci per maggiori informazioni e segui il nostro blog e i nostri canali social per altri approfondimenti sul mondo della SEO e del digital marketing.

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Monica Rabbaglio

Head of SEO